I sistemi smart home in commercio sono in realtà molto poco smart, difficili da usare e con interfacce poco user friendly. Decine di dispositivi di differenti marche, ciascuna con la propria app dedicata ci danno l’idea di poter controllare la nostra casa in modo completo.
All’atto pratico però la realtà è ben altra…
Sembra quasi che nell’era dell’IoT, del tutto connesso e dell’ipertecnologico, la casa sia rimasta come nell’età della pietra dal punto di vista del comfort e dell’usabilità.
In questo post, non parleremo di protocolli, reti e specifici dispositivi o tecnologie. Questi sono tutti aspetti implementativi e tecnici. Al contrario, ci concentreremo sulla cosa più importante: l’interazione delle persone con la loro casa.
La vera casa smart inizia quando le automazioni rispettano e seguono le abitudini delle persone.
Non dobbiamo adattarci alla tecnologia,
al contrario.
Quando la gente inizia ad usare dispositivi smart, accade sempre che venga sperimentato il controllo come prima cosa: poter controllare dei dispositivi in nuovi modi, con un tablet o uno smartphone o un computer. In questo modo è facile pensare che il futuro sia qui e che con una app si possa gestire ogni cosa da qui in avanti. Le persone si focalizzano su quello che possono fare da un cellulare, ma dimenticano quello che invece non possono più fare. Installano alcune lampade smart e improvvisamente non possono più gestire le luci dai normali interrutori di casa.
Così, si arriva a casa la sera e si deve cercare lo smartphone, aprire l’app corretta (fra decine necessarie a gestire svariati dispositivi), attendere che si connetta alla rete wi-fi e finalmente accendere le luci. Tutto questo quando con un semplice interrutore a portata di mano sarebbe stato tutto molto più facile…
Vero, si può risolvere il problema con la rilevazione della presenza. Ma cosa succede se per caso il cellulare si scarica completamente proprio quando servirebbe? Avremmo di nuovo bisogno di ricorrere all’interrutore tradizionale.
Se scopriamo che usare i nostri nuovi dispositivi ‘smart’ diventa un incubo, la promessa tecnologica di una casa automatizzata ha completamente fallito. Le nostre luci, dovrebbero funzionare sia con una buona rilevazione di presenza, sia con il tradizionale interrutore a parete all’ingresso di una stanza o dell’abitazione.
Onestamente, è difficile trovare valide ragioni per gestire delle luci o altri apparati smart con un telefono, fatta eccezione del volerlo mostrare agli amici…
Non sei il solonella tua nuova smart home
Le persone che adottano un sistema smart home, spesso tendono a dimenticare che non sono le uniche ad abitare la propria casa. Certo, come promotori e ideatori del loro nuovo sistema, sono entusiaste delle possibilità offerte, al punto da sottovalutare completamente gli inconvenienti e i potenziali problemi. Ci sono infatti molte probabilità che gli occupanti di una casa, abbiano hobby e interessi differenti e semplicemente vogliano poter continuare le loro attività senza doversi preoccupare di altro. Questo significa che ogni cosa che viene automatizzata, deve funzionare in modo trasparente e senza problemi. Se riusciamo a gestire con successo il 90% delle casistiche, avremo sicuramente un 10% di situazioni con una pessima esperienza da parte degli altri occupanti la casa.
Un caso che rientra in questi esempi è il classico utilizzo degli ‘scenari’ per abbassamento di luci e tapparelle quando si inizia a guardare un film in TV nel living. Questo tipo di automazioni funziona bene solo se tutti sono disposti a guardare il film… 😉
Vera smart home è
fare tutto in libertà,
aiutati dalla tecnologia.
Esperienza ‘pre-smart’
Qualunque sia il tipo di automazione o smart-home scelta, è necessario sempre pensare a questo: che impatto avrà se smette di funzionare completamente? La casa intelligente è tipicamente composta da tanti sistemi differenti prodotti da altrettanti differenti vendor e con svariati protocolli di comunicazione. Prima o poi qualcosa cesserà di funzionare, è solo una questione di tempo…
Spetta a noi assicurarci che l’impatto di un sistema smart-home con problemi, sia limitato al massimo. Idealmente, tutti i nostri dispositivi dovrebbero tornare ad un tipo di funzionamento che possiamo definire ‘pre-smart’, ovvero a come venivano utilizzati prima di rendere la nostra casa completamente automatizzata. Perciò, ad esempio, una lampada Philips Hue, dovrebbe comportarsi come una lampada tradizionale ed essere accesa e spenta anche da normali interrutori a parete anche quando non è connessa al suo hub.
Ricorda: se le cose smettono di funzionare quando il tuo sistema smart-home è temporaneamente non disponibile, gli ospiti della tua casa e i tuoi familiari si ribelleranno…